Perché ho scelto il self publishing

Foto di Enrique Meseguer da Pixabay 

Auto pubblicarsi è  libertà vera. Il libro è pienamente nelle mani del suo autore che diviene editore e promotore  di se stesso. La scelta del Self Publishing è coerente con le idee da me espresse nel Manifesto del Movimento Artistico Mutazionista. 

Ho ricevuto svariate proposte editoriali da Case editrici piccole e medio grandi ma tutte avevano la stessa pecca: pur presentandosi come CE Free, richiedevano l’esclusiva per un numero eccessivo di anni (una addirittura pretendeva che per cinque anni non pubblicassi niente dello stesso genere letterario perché non entrassi in competizione con loro) e in cambio di percentuali irrisorie (dal 6 al 12% massimo) sul prezzo di copertina, pretendono tutte – tutte! – l’acquisto di diverse decine di copie, giustificandosi che di questi tempi i libri, specie le poesie, non si vendono.  Con l’auto pubblicazione, si risparmia tempo e, soprattutto, non si è tenuti ad assoggettarsi alle leggi di mercato per quanto attiene ai contenuti. Non si è costretti a scrivere cose che non si pensano. Non si è costretti ad improvvisarsi ciò che non si è, allo scopo di corrispondere a quella che è – secondo l’editore – la moda del momento o la richiesta del grande pubblico.

Già decisi, per i miei primi due libri (L’Agnello e Lo Spirito e la sposa,  pubblicati negli anni novanta) di non voler sottostare alle regole dell’editoria classica: non volevo interferenze di sorta; non volevo essere costretta a inserire o sottrarre concetti estranei alla mia ispirazione. Non volevo padroni. È lo stesso motivo per cui non dipingo su commissione. La piena autonomia nella gestione della propria opera basta ad invogliare uno scrittore serio ad auto pubblicarsi. Si è  completamente liberi  di scegliere tutto: dal titolo del libro alla grafica, alla copertina, al prezzo, È più semplice, per di più, evitare quei refusi che gli estenuanti giri di bozze, a volte, non bastano a correggere, chissà perché! Con le moderne tecnologie, che permettono di pubblicare velocemente online, è facile apportare le eventuali modifiche all'opera. Anche i guadagni, in caso di vendita, come si sa,  sono migliori, cosa questa che contribuisce a stimolare il proprio gusto per l’editoria. Per chi è di mente creativa, è oltre a tutto il resto, assai stimolante, attraverso un PC, rimanere collegato oltre che con se stesso, nell'atto dello scrivere, col mondo esterno e coi propri lettori e  col mercato reale,  attraverso le varie piazze virtuali, senza che le preferenze del lettore vengano filtrate dagli interessi di un editore.  È una esperienza che si traduce in una crescita personale.

Perché ho scelto il self publishing © Antonia Calabrese


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