Alla Sapienza - Lo scrigno segreto (e la poesia ritrovata) - Video poesia inedita di Antonia Calabrese #giornatadelcontemporaneo

 

Alla Sapienza

Il MAMLetterario aderisce alla #giornatadelcontemporaneo promosso da AMACI con l'evento online di una video-poesia di presentazione di alcune opere dell'artista e scrittrice Antonia Calabrese con declamazione, da parte della stessa della poesia inedita "Alla Sapienza".

La poesia fa parte della silloge "Lo scrigno segreto (e la poesia ritrovata)" in uscita a gennaio 2022 su Amazon e store online in formato elettronico e cartaceo.

Le opere presentate sono: Saturnia; Saturnia con pavone; Atena Ergane, dea della Sapienza e protettrice delle arti; Canto libero; Saturnia Sapienza, ritratto idealizzante della defunta madre, modello astratto e perfetto di sapienza italica con riferimento indiretto alla dea Giunone nella corolla di piume del pavone e Minerva Memore, divina intelligenza e sapienza che guarisce, ricorda ed esaudisce le preghiere.

A proposito dell’opera “Canto libero”: Libertas, antica divinità della religione romana è figurata dal gatto (quello dell’autrice) disteso ai piedi di Giunone e simboleggia, secondo l’iconografia classica, la libertà di andare e venire a piacimento. Prima di assumere valenza sociale, quello di “libertà” fu un concetto sacro e prerogativa esclusiva del cittadino romano. L'iconografia sacra mostrava la dea Libertas seduta e affiancata dalle divinità di Abeona e Adeona, personificazione, l’una, di “Colei che va” e l’altra, di “Colei che torna”, le cui peculiarità e prerogative furono assorbite nel corso del tempo da Giunone.

Nel dipinto Giunone è presentata con lo scettro adornato da fiori di cuculo ed è coronata d’oro, significante che autorità espressa con grazia, costituiscono il potere femminile e che la donna è libera quando finalmente diviene consapevole di se stessa. Minerva, armata di corazza, elmo e lancia d’oro le sta di fronte, per dire che che l’autorità debba essere bilanciata dalla saggezza e che il potere debba essere gestito con sapienza e gentilezza. In alto e al centro fra le due dee, un’aquila dalle piume d'oro rappresenta Giove, Re degli dèi e autorità suprema come nella triade del culto romano, costituita, appunto, da Giove, Giunone e Minerva. Sullo sfondo in alto, il Dio Sole è raffigurato radiante. Al centro della composizione c’è l’unico (al momento) autoritratto dell’autrice, con lo sguardo rivolto in alto, all’invisibile dei sensi percepibile nello spirito.

Le opere presentate, elaborate tra il 2009 e il 2021, accompagnate dal suono della musica e delle parole vanno assumendo il loro carattere evocativo fino al rispecchiarsi dell’immagine dell’autrice nello scudo della Minerva Memore.

Video, immagini, testo e voce narrante sono di Antonia Calabrese, la musica è “Tenderness” di Benjamin Tissot.

 ​ALLA SAPIENZA

© Antonia Calabrese

Erediteremo di ricomporre i giorni,

di dare alle ere maggior respiro,

di rinnovare le età risucchiate dagli interstizi

delle stagioni disertate, riarse e rugose,

segnate d’incavati calangoni e fossi,

contrassegnate di ore e battiti del petto

e traccia dopo traccia venire all’astro

del giorno nuovo, in bianche vesti?

E rimanere ai piedi del tempo, ginocchioni,

così come per implorarti, o Sapienza, tu,

che invoco, o fonte delle generazioni,

l’antefatto, la forza generante, mia matrice,

procreatrice di universi e del mio cosmo?

A te ricorro per placarti al momento

e trattenerti per il lembo della rossa veste,

piangente, nel fermarti affinché tu resti,

Intelligenza celeste, divina Sapienza,

mia irrefutabile Speranza, ricchezza

e abbondanza cui non mi sottrassi.

Spalanca la tenerezza delle tue carezze,

abbraccia la vita attratta dal nulla,

tentata dal vuoto e per ogni generazione

o Antica provvida origine, tu, Futura,

nutrimi di ogni tua parola e a una a una

cibami fra sorrisi e amorevolezze

ché non avremo più mani per toccarti,

né pupille in cui fissare le tue dolcezze.

Ce ne staremo sospesi fra i cieli di sopra

e quelli di sotto senza sospiri né lacrime

a rimirare vertigini, smaniando ricordi sfuggiti

e al nome dimenticato che portammo sospirando

e a madre e a padre come a ogni promissione

e per nessuna religione solo anelando il Sole.

Se avremo sogni fra gli occhi chiusi

se l’eternità ci sarà come un mare

di febbricitanti nostalgie e l’immersione

il rifugio sicuro delle tue braccia?

Ascoltami, raggiungimi, soccorrimi adesso. 

A partire dalle ore 8,00 del 11 dicembre 2021, la video- poesia sarà presentata sul canale YouTube dell'autrice, sulla Pagina FB di Antonia Calabrese Artworks (https://www.facebook.com/antoniacalabrese.eu) e sul blog del MAMLetterario all'indirizzo https://mutazionismoartisticoletterario.blogspot.com/

La Giornata del Contemporaneo è il grande evento annuale promosso da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico.

Per la diciassettesima edizione, sabato 11 dicembre 2021, i 24 Musei AMACI e realtà quali musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, associazioni, studi e spazi d’artista, aprono gratuitamente al pubblico per celebrare l’arte contemporanea tramite un programma multiforme che coinvolge non solo le grandi città, ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi. AMACI vuole, con forza e in un solo giorno, evidenziare l’importante funzione che il contemporaneo svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. La diciassettesima edizione torna finalmente in presenza mantenendo però un formato ibrido, che garantirà lo svolgimento su un doppio binario per favorire la partecipazione con proposte online e offline 

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