Continuità di idee e rassomiglianze di stile fra "Welcome" e "Un'altra vita"
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(...) Per quanto le mie storie hanno un qualche elemento in comune col realismo magico e la narrativa metafisica e visionaria, lo stile che cerco, in cui mi cimento, colloca i miei personaggi in un genere di narrativa palingenetica e le trame che ho raccontato e che vorrei continuare a raccontare hanno carattere ed epilogo ottimista e positivo. Vuole essere, la mia, una letteratura di tipo mutazionista, appunto.
Nel mio intento, c’è di rimarcare il concetto di evoluzione a mezzo di salti, di mutazioni.
Il MAML nella mia idea, si contraddistingue come controcorrente non solo perché non aggancia, anzi vuole liberare, il prodotto artistico e culturale dalle leggi di mercato, ma anche per la netta presa di distanze nei confronti di una imperversante letteratura cacotopica.
Il MAML, infatti, vuole essere un movimento di pensiero, artistico e letterario, propulsivo e positivista, assertivo e in definitiva, palingenetico.
S’ispira alle teorie sull’evoluzione e contemporaneamente afferma la convinzione che le stirpi, le genealogie umane discendano, cioè procedano, dagli dèi: non pronostica catastrofi ma resistenza, rinnovamento, rinascita, speranza.
Nell’opera artistica mutazionista, si evince la presenza di elementi che hanno determinato o determinano una mutazione (ovvero uno o più fattori di mutamento, nella tecnica, nel procedimento, nello stile) che nel caso dei miei romanzi avviene nella coscienza della protagonista e ne determina l’evoluzione dell’identità.
Il cambiamento si manifesta in seguito a qualcosa, un elemento “mutante” appunto (ma non vi dico di più per non fare spoiler) che segna una discontinuità, un salto, un’azione, una propulsione in senso evoluzionistico.
Nel processo ideativo, cognitivo, creativo e stilistico si manifesta, cioè, una evoluzione, una nuova presa di coscienza di sé, come individui e come società.
(da "Sorrisi di carta")
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