Meglio chiamarsene fuori


La storia dimostra che la fantasia e linventiva sono fattori importanti nella vita degli esseri umani, senza le quali non ci sarebbero state crescita e progresso. Larte è una delle manifestazioni più importanti della genialità umana ed ha accompagnato da sempre luomo nella sua evoluzione. Solo la nostra specie è dotata, a quanto pare, di immaginazione, consapevolezza e capacità di realizzare il proprio immaginifico. La fantasia diventa arte quando si acquisisce la tecnica per tradurla in opera, qualunque sia il genere artistico cui appartiene, intellettuale, letterario, musicale, visivo ecc. cioè a prescindere che essa sia tangibile o meno.
Venendo ai tempi moderni, duole che tanta parte della popolazione mondiale si autodefinisca artista reclamando un posto nella storia dell’’arte e attenzioni che non parrebbe meritare, con gran compiacimento di sé. Ma ha un senso stabilire una definizione di arte? Quello che ho scritto prima, secondo me, cioè il possesso delle capacità tecniche per tradurre in opera il proprio immaginifico in maniera che sia fruibile agli altri, è già una sufficiente definizione di cosa sia arte. Daltro canto, la creatività è connaturata alluomo. Tuttavia, non è questione solo di bellezza o di bruttezza, magari pure, ma piuttosto della capacità di realizzare ad arte, appunto, un qualcosa.
Lattuale società tende a spostare lattenzione verso una talvolta esaltata rivalutazione della personalità, per giustificare ogni bruttezza e carenza tecnica, purché si sia in grado di sponsorizzarsi Ecco, larte è un'altra cosa, in realtà, da un qualunque prodotto commerciale e spesso, ahimè, non trova spazio nell'attuale mercato dellarte: o manca interesse oppure una vera cultura dellarte da parte di chi ha denaro da investire. Inoltre, siccome gallerie, mercanti e critici darte si fanno pagare, chi non ha la possibilità di spendere in queste cose, rimane sconosciuto e le sue opere invendute. Siccome però per lartista esprimersi ad arte è vitale per la propria esistenza e natura, suggerirei di continuare a produrre ed a farlo per se stessi, per il proprio bisogno personale, senza preoccuparsi di rimanere fuori dal mercato. Meglio chiamarsene fuori che essere svenati, snaturati e trangugiati dalle sue esigenze.

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